venerdì 21 dicembre 2012

Riciclo creativo ... che palle !!!

... ed altre ovvietà natalizie...

Ciao,

la frequenza di aggiornamento di questo blog è inversamente proporzionale alle volte che mi avvicino al pc con l’intenzione di farlo!
A volte, molte volte, mi domando che senso abbia.
La risposta, in questa occasione, me l’ha fornita una preghiera ascoltata durante la Novena di Natale dei bambini;
"Signore, donaci persone con cui condividere il cammino e le cose del quotidiano 
 Fa che non ci sentiamo mai soli, perché così tutto è più difficile
 Cancella l’egoismo che ci fa chiudere in noi stessi
 Insegnaci la bellezza della condivisione che moltiplica la gioia"
E niente! Mi piaceva questo pensiero così semplice che, suo malgrado, nella mente cozzava con quel altro, quello più stridente ... sulle minacce alla giustizia ed alla pace.
E poi una mattina è anche arrivato un pacchettino per posta! Un pensiero che mi ha fatto gioire e commuovere allo stesso tempo. Un dono che (magicamente) troveremo la mattina di Natale sotto l’albero, che piacerà ai koala e certo li sorprenderà, quando leggeranno da chi ha avuto mandato BabboNatale.
Forse c'entra anche Benigni con quel modo unico di farmi innamorare delle cose, anche della politica.
Inoltre, finalmente, sono riuscita a scaricare  l'e-book (gratuito) di GenitoriCrescono e, con un sentimento misto di orgoglio e timore, ci ho ritrovato il mio contributo al blogstorming sull’allattamento. Non che non lo sapessi, ma è passato così tanto tempo che credevo avessero abbandonato l’idea!
Mi sono anche iscritta a Pinterest e ci sto trovando un sacco di cose fantastiche!
Ed è arrivata la neve ad imbiancare i tetti e rallegrare i bambini.


Senza dimenticare che da qualche settimana faccio la pizza in casa e mi stanno uscendo dei panetti che sono una goduria (anche del portafoglio); ma, soprattutto, ho trovato il sistema di far tagliare la mozzarella alla piccola... senza coltello.














E i cieli di dicembre?
 

"Dove sei?  la gente non ne può più, perchè non serve quaggiù quel mezzo angolo del cielo da dove guardi noi ...  (Oxa)"

 



Ricapitolando, mi piaceva l’idea di condividere alcune piccole e grandi emozioni di questo freddo dicembre e, infine, mostrarvi alcune creazioni copiate o ispirate dal web che, tramite questo post, al web ritornano.

Palle di Natale create con bottiglie di plastica, filo di nylon e filo dorato riciclato


Fiocchi di neve e cristalli di ghiaccio creati con fondi di bottiglie e pennarello indelebile  



Portafoto con vasetti di vetro


Portacandela con collo di bottiglia di plastica e fiocco con sacchetto arance.
nel web in generale!

La nostra collezione di biglietti d'auguri ricevuti, vecchi e nuovi! 
GRAZIE :)

Con tanti auguri di Buone Feste !!!

Tri

lunedì 3 dicembre 2012

Impreparata !





Stamattina, al caldo sotto le coperte, dopo che i due grandi con papàbarba se n’erano usciti direzione scuola, incerta tra il desiderio di chiudere gli occhi e far finta di niente e il dovere di svegliare la piccola per non farle saltare l’ennesimo giorno d’asilo.. pensavo e mi domandavo…

Perché i bambini dormono come angeli quando ti avvicini per svegliarli, mentre saltano come diavoli quando sarebbe proprio il caso che dormissero... come all’una di ieri notte?

Poi pensavo che se deve proprio arrivare ‘sta fine del mondo, allora potrebbe anche anticipare qualche giorno così da toglierci l’impiccio dei problemi quotidiani, tipo alzarsi dal letto alla mattina quando proprio non se ne ha voglia.

Un po’ come al termine di una gravidanza quando si spera di anticipare qualche giorno il parto, con quel misto desiderio di vedere il proprio figlio, di sbarazzarsi del peso della pancia e la curiosità di sapere “di che morte dovrò morire?“…

Mi domandavo in che modo le persone che credono davvero a questo avvenimento si siano preparate ad affrontarlo, non so …. Avranno fatto scorta di alimenti e coperte o qualcosa di simile.

Di certo se arrivasse, mi troverebbe impreparata !

Come all’esame di maturità, come al matrimonio, come all’arrivo dei figli …e tante altre date importanti nella mia vita. Più che impretarata u/oserei il termine sprovveduta, ingenua !

L’indirizzo scelto alle superiori era “sperimentale”, ragioneria sperimentale !
“Non uscirete con una professionalità delineata, ma ve la saprete cavare in più campi …”
Più o meno ci dissero così…

Così i Ragionieri andarono in banca, i Commerciali negli uffici e noi … noi in giro a cavarcela!
E per qualche anno anch’io me la sono cavata abbastanza bene nel mondo del lavoro, e poi col matrimonio, anche coi figli credo… spero.

Chissà ….!

Comunque tutto questo giringiro di parole nasce da una frase sparata quasi per caso al mezzano lagnoso e piangente per la sua ansia di arrivare in ritardo a scuola.

“Non è mica la fine del mondo se una mattina arrivi con due minuti di ritardo!”

Ecco, non vorrei che QUELLA mattina fosse in ritardo a scuola e credesse che la fine del mondo è arrivata per colpa sua !!!  Povero piccino ...




mercoledì 7 novembre 2012

Nuovo give away ?

Perdonate la domanda ....

... ma i give away e "concorsini" vari non erano passibili di danarose multe o segnalazioni ?

... non è per questo che non se ne vedono più nei blog ?


A voi questo cosa sembra ?
 

Notizia e immagine prese da www.cadoinpiedi.it


(che dite, mi faccio follower ???)


domenica 28 ottobre 2012

Di condivisioni, boschi e Robin Hood...

Essere o non essere questo è il ... blog!


Da dove cominciare…? Cosa raccontare?
Del blog incontro o del reading ?
Chi sono in questo momento: il dottor Jekyll o Mr. Hyde ?

A chi passa di qui spesso, vorrei raccontare il blog incontro con la stessa blog-spontaneità solita.
Ma il reading, questo reading, non è stato solo la presentazione dei Frollini di Sandra…
Per me rappresenta la rottura delle barriere del mio “spazio segreto”.

Tante piccole microfratture a cui, consapevolmente, sono andata incontro a partire da quel giorno d'agosto.
Ora mi sento un po’ … come dire …. scoperchiata! (una blog-amica usò il termine “nuda”)
Per una serie di dettagli, tutti straordinariamente piacevoli, trimamma è ora riconoscibilissima da un certo numero di persone “reali” del suo quotidiano (anche se non è detto che tutte arrivino fino a qui!).

Non che mi dispiaccia o mi disperi. Lo sapevo!
Sapevo di non poter/voler censurare Sandra su questo aspetto.
Chi la conosce sa che è impossibile e, perfino ingiusto.
La sua voglia di condivisione dentro e fuori dallo schermo non è un mistero.
Mi ha incoraggiato, coinvolto, conquistato.

Però mi ci devo abituare, a quest’idea.
Cioè ... in questo momento la maestra di mia figlia potrebbe leggere questo post:
ehm, come dire…  “Salve !!!!!”

Detto questo, due parole sulla serata le posso anche spendere.
E ringraziare Sandra del suo caloroso post.
E ringraziarla di aver tagliato la pizza a Ben; non ricordo se lui l’ha fatto!
Eravamo un po’ di corsa. Ho ancora addosso il panico provato quando al cellulare mi ha detto:
“Siamo qui davanti alla chiesa del paese …” e le ho risposto “No! IO sono qui davanti alla chiesa del paese… (pensando “oddioo.O, e voi dove XXZZZ siete ??????”)
Volevo anche ringraziarla per le belle parole rivolte all’associazione, facendomi sentire in colpa per tutte le volte che, per pigrizia, bigio le serate!
Poi dirle che i koala non sono sempre così precisi. Di solito sono davanti alla tv e mi devo sgolare per chiamarli a mangiare! Vero è, però, che la stavano aspettando con molta curiosità: chi era quest’amica di mamma che arrivava da lontano, per la quale si era tentato di lustrare casa?
Per fortuna non si è messa a piangere quando è uscita dal bagno (come l'aveva lasciato Ben dopo la doccia?).
E ricordando suo marito che riesce a dare retta ai koala sgrananti carte con nomi improbabili di cartoni, mentalmente eleggo questa pratica a metro di valutazione che certe autorità dovrebbero acquisire per definire le questioni importanti ! E stop.

Infine una dichiarazine scottante:
da eterna romanticona scontata quale sono, auspicavo un finale diverso per i Frollini.
Ma il reading mi ha aperto gli occhi e convinto del contrario.
Quel finale è Sandra, è la sua innata grande capacità di ….....
Non posso continuare…. Papàbarba non ha ancora letto il libro (ma forse leggerà il post!)

Ps: Sandra per favore non pubblicare le foto fatte insieme a me
(credo di aver mostrato il sorriso più tirato e imbecille degli ultimi cent’anni!)
Ps: ricordati che hai promesso di tornare quando sarai famosa e avrai il massaggiatore privato !!!

martedì 9 ottobre 2012

Cielo, virgole e petrolio ...


Peccato per i tetti ... dallo stradone era un vero spettacolo !

Messaggi subliminali suggeriscono una sosta ...
                          ...per dedicarsi al poncho?



sabato 6 ottobre 2012

11 anni fa ...




I koala sono arrabbiatissimi perchè undici anni fa non li abbiamo invitati al nostro matrimonio !!!
Ma vedi un po' ...

Ed ora mi aspetta una serata ... in birreria!
ciao

mercoledì 3 ottobre 2012

Cos'ho fatto stasera ... aiuto !!!

Un'amica mi invia per posta elettronica questo testo;
http://paolofranceschetti.blogspot.it/2012/09/i-recenti-provvedimento-del-governo.html

anche papàbarba ha letto qualcosa sul web, ma non siamo ancora riusciti a parlarne tra cena, bimbi, messa-a-letto, febbre-della-piccola...

Leggo tanti commenti, non tutti ... non ce la faccio più, mi gira la testa!
Un commento mi attrae, chiede il permesso di parlarne sul suo blog...

Apro il blog e comincio a leggere altro, questo per l'esattezza;
http://4realinf.wordpress.com/2012/10/03/a-quando-lordinato-caos/

Mi vengono i brividi. Chiudo.

Potrei viaggiare ore ed ore per link, ma ho deciso di andare a letto ad un orario decente.
Questa sera voglio avvalermi della facoltà di retrocedere nella "beata ignoranza!"
Non ho gli strumenti per capire ciò che potrebbe essere vero da ciò che potrebbe essere falso.
Qualcosa mi dice che il confine potrebbe non essere ben definito o definibile.
Tutto ciò mi fa sentire terribilmente piccola, minuscola, 'na merda !!!
In mente una canzone;

i bambini giocano al sole, nei loro disegni c'e' il cielo
e devono continuare, io
io non so cosa fare
confuso e schiavo di
di chi non sa decidere
per me per te per noi
non so a chi credere
non so se credere ...


lunedì 1 ottobre 2012

Quando si danno le cose per scontate...

“PiccolaMe, va bene che vuoi vestirti da sola ...
ma prima di infilarti i pantaloni devi guardare il cavallo.”
Guardando dentro  “Mamma .... ma io non lo vedo il cavallo !!!”
“O.o”

“Sai mamma, la maestra di inglese parlla parlla, ma noi non ci capiamo niente!”
“O.o”
* * *

Con papàbarba siamo in cucina a berci il nostro caffè nero bollente
Ben ha indossato la maglia in modo da avere le maniche a penzoloni e se ne va in giro per casa…
Arriva Aisha preoccupata per il fatto che il fratello ha perso le braccia...
Noi (che sappiamo stare al gioco) facciamo "stupide" domande sul come e quando …
Dopo un attimo però, ci accorgiamo del suo sguardo perplesso
non ha visto cos’ha fatto il fratello ed è davvero convinta che non abbia più le braccia !!!
“O.o”

* * *
Ecco le tre chicche che (finalmente) sono arrivate a soddisfare una delle regole necessarie a farmi ufficialmente ritirare il PREMIO CUORE DI MAMMA conferitomi qualche giorno fa ... (ehm, fine agosto) dal sapiente BABBOnline !


Ecco le regole per esteso:
- Apporre il banner del premio sul blog o sul post ( V )
- Avere figli in grado di esprimersi... più o meno ( V )
- Scrivere almeno una chicca inedita del (o di uno dei) proprio figlio ( V )
- Passare il premio a 10 blogger moms con figli... diciamo birichini? Ed avvisarle …

Dunque ... mi sembra che abbiano figli in età da biricchinate …

la Suster
la Mafalda
la Silvietta
...........

....... 3 il numero perfetto per non tirare le 3 di notte qui sulla tastiera !!!

Buonanotte a tutti : )


sabato 22 settembre 2012

La Don Chisciotte che c'è in me ...




Ecco… io ci proverò a scrivere questo post, anche se non so cosa ne verrà fuori, cosa si potrà capire.

Il tema del mese di Genitori crescono è "genitori contro tutti".
A tal proposito svelerò uno dei miei contro tutti, o tanti, o forse pochi … non saprei, perché ancora non mi è chiaro chi sia il “nemico” o quanti vorrebbero stare dalla mia parte!

E’ un pacco regalo, leggero e frivolo, ma abbastanza ingombrante e non so da che parte prenderlo per riuscire a mostrarvelo tutto!
E’ una mia piccola battaglia che, a volte, mi scaglia contro tutto, contro il vivere quotidiano, contro la macroeconomia, perfino contro la felicità dei miei figli, purtroppo.

Stano ma vero lui, papàbarba, generalmente così conformista, mi sostiene in questa “lotta” contro i mulini che girano al vento dei miei pensieri.
A lui, ogni volta, chiedo se sto, se stiamo facendo la cosa giusta e lui, pazientemente, rielaborando e riassumendo le nostre tesi, torna alla stessa conclusione; stiamo facendo quello che sentiamo giusto per noi !
Ma a me non basta… e chissà se riuscirò a spiegarvi il perché.

Ho una fobia! Un’ansia che mi prende quando vedo sbucare dalle aule d’asilo o di scuola, i koala con in mano quel coso … l’invito alla festa di compleanno!
Innocui e simpatici bigliettini colorati, in cui l’amico Gigino, invita il nostro caro koala, il giorno X, alle ore Y, di qua o di là, per la sua fantastica festa di compleanno. Pregasi dare conferma.

Il primo dubbio che mi sorge, soprattutto se si parla d’asilo, è: chi diavolo è Gigino? L’ho mai sentito nominare nei variegati discorsi dei koala? Ho mai incrociato anche solo per sbaglio lo sguardo di un suo genitore, un nonno, una zia? Poco male. Le feste sono fatte per incontrarsi e per conoscersi, no?
Poi mi assale il secondo dubbio: devo dare conferma anche se negativa? O posso ritenermi esonerata da tale obbligo? Spesso opto per l’esonero.

Dallo scorso anno abbiamo deciso che i koala non parteciperanno a nessuna festa di compleanno (fino a nuovo ordine).  Che tristezza vero?
Non è la religione che ce lo impone e neanche una mammesca superpunizione!

Abbiamo cercato di spiegare loro che essendo in tre, la questione compleanni sarebbe diventata presto ingestibile e partecipare a tutte le feste avrebbe comportato anche una spesa non indifferente per mamma e papà. Non ci piaceva neppure l’idea di selezionare i vari amichetti a cui far visita (c’è un età in cui qualsiasi compagno si trasforma nel tuo miglior amico quando ti invita alla sua festa!).
Hanno accolto. Non so cosa abbiano recepito. Forse si odieranno reciprocamente per il resto dei loro giorni! Ma forse no!

Questo è quanto è stato detto anche alle mamme in fase di non-conferma.
Alcune hanno serenamente compreso, appoggiando la decisione. Altre si mostravano seriamente dispiaciute per il triste destino dei poveri koala. E’ vero!
Questa giustificazione genera sofferenza a loro e di riflesso a me, ma è solo la punta dell’iceberg…
c’è dell’altro che mi ostina su questa scelta.

Non mi piacciono le feste di compleanno, così come le ho viste!
Non mi piacciono i regali e soprattutto la reciprocità che comportano.
Non mi piace che mi si prenda in giro, anche se in buona fede.
Non mi piace l’ipocrisia di genitori che non ne possono più ma continuano a far “buon viso a cattivo gioco”.

Non mi piace che appena l’invitato arriva alla festa gli venga strappato di mano il regalo come fosse un atto dovuto, per depositarlo con noncuranza nel mucchio dove rimarrà fino a “quel” momento. Non mi piace che i bambini, soprattutto se sono molti, non riescano neppure a giocare tra loro e comincino a correre come schegge impazzite, eccitati dall’eccitazione altrui, schifando il goloso buffet, annoiandosi di eventuali giochi organizzati e fremendo nell’attesa spasmodica di “quel” momento. Se non c’è altra possibilità, se ne staranno faticosamente seduti intorno ad un tavolo in una stanzetta claustrofobica a mangiare panino,patate,cocacola sempre nell’attesa di “quel” fatidico momento. L’apertura dei regali!
A quel punto tutto si ferma e si forma un capannello di bambini e mamme intorno al festeggiato, curiosi i primi di vedere il cosa, le altre di scoprire il chi. L’apertura dei pacchi avviene ad una velocità tale che non sempre la madre del festeggiato riesce ad associare il cosa al chi. Ma non importa! C’è un amica fidata che relazionerà per evitare future gaffe di doni ricambiati male. Meglio ancora se viene usato il metodo-lotteria, cioè la sequenziale dichiarazione urlata ai quattro venti tipo “chi ha portato questo?..PincoPallo… è una macchinina! Ohhhhhhhhh “chi ha portato questo? … è di Matilda … è una bambola! Ohhhhhhhhh.
L’ovazione arriverà dal coro mentre il protagonista si limiterà ad esibirsi con facce esultanti o deluse a seconda dei suoi gusti! Appena fuori dalla porta i tuoi figli ti chiederanno con occhi voluttuosi di avere la loro festa di compleanno! Il festeggiato stesso chiederà di poter ri-compiere gli anni dopo quindici giorni.

Non mi fraintendete. Sono bambini ed è più che giusto che si comportino in questo modo, loro.
E’ il contorno che mi irrita. L’insistenza dei “ti prego, che Gigino ci tiene tanto ad avere i suoi amichetti e, che vuoi che sia! è solo una festicciola, e non ti preoccupare per il regalo, ma no, una cosuccia se proprio devi, ma anche no… “.
Mi irrita e non ci credo! Non ci credo che proprio quel giorno i nostri figli relazioneranno come mai hanno fatto in tutto questo tempo. E non ci credo che è uguale se arrivo a mani vuote. Come se non sapessi che tutti si presenteranno con regaloni da 10 euroinsù, che con meno non te la cavi. Mi imbarazza dover andare alla ricerca di un pensiero per un bambino di cui so poco o nulla e alla fine ricadere su quella cosa che tanto va sempre bene, solo per togliermi d’impiccio, col rischio di etichettare a vita i koala come “quelli del didò”.
Non mi piace spendere tanti soldi per cose che censuro ai koala e nemmeno pochi soldi in quei negozi da poco prezzo che spacciano giochi di cartapesta, e credo nascondano un sottobosco di manodopera sfruttata. Aborro l’usa e getta!
Mi infastidisce arricchire gli editori di pacchetti-di-cartoncino-stampato o piccoli-pezzi-di-plastica-da-collezione, quelle piccole “cosucce” alle quali infine si ricorre “se proprio si deve…” (cosucce che a volte corrispondono alla paga oraria di un metalmeccanico, se ancora esiste. Non conosco la paga oraria dei lavoratori a progetto).
Ebbene si, sono molto tirchia !!! E mi servo di questo metro di misura per dare valore alle cose!

Mi si obietterà dicendo che una festa di compleanno senza regali non è una festa.
Ma non ne ricevono già abbastanza da genitori, nonni, zii e zietti, da che si è invertito il numero di bambini  per adulto? Non credo che le mie nonne abbiano mai fatto doni alla quindicina di nipoti cad. che le attorniavano. Ora che ricordo... Per il 18° compleanno nonna Maria mi regalò la musicassetta di Claudio Baglioni! Ma solo perchè eravamo anche vicine di casa! Certo altri tempi, e poi non c'entra nulla!
Però mi domando se non sarebbe più significativo che le mamme s’accordassero nel fare, insieme, un unico bel regalo, non destinato al cassonetto, e con questo gesto di condivisione insegnassero ai loro figli il valore di un ricordo, il rispetto per gli oggetti e per il mondo, per il denaro proprio e altrui, per la fatica di desiderare e la felicità del ricevere, nell'allegria di una festa spensierata. Nel mio intimo idealizzo feste senza regali!
Non credo sia un luogo comune dire che i bambini d’oggi sono circondati da così tante cose da esserne assuefatti.
E' la realtà.
Ci sono genitori che riempiono sacchi della spazzatura con la stessa facilità con cui aprono il portafogli.
Io non ne sono capace! E’ un mio limite!

Chiedo anche di comprendere le mie scelte; non usate tranelli, anche se bonari, per aver mio figlio a casa vostra. La volta che è accaduto, era l’unico invitato presente senza presente! Ci è rimasto male, poverino!
E ci è rimasta male pure la sorella… “perché lui si e io no?”. E vaglielo a spiegare!!!

Infine vorrei spezzare una lancia a favore di quei "poveri" genitori che entrati con entusiasmo nel loop dei compleanni, ora non sanno come uscirne. Non è facile!
Ho sentito genitori contenti dello sport del sabato, così da avere un buon alibi a disposizione.
Ne ho sentiti altri soddisfatti di aver organizzato belle feste “ma che sia la prima ed ultima volta” con quello che è costato!
Ho sentito di inviti fatti solo per ricambiare il favore. E di autoinvitati indesiderati.
Ho visto spacciare segretamente bigliettini davanti alla scuola, perché altri non sapessero. So di presentini consegnati a fine festa a modi bomboniera!
Sorrido all’idea di una generazione di genitori che, con la convivenza, si è voluta togliere dalle spalle l’obbligo di onerose feste di matrimonio e, per amore dei figli, è ricaduta in un circolo vizioso che si ripropone con le stesse modalità... si si, più economico, per carità!

Ce l’ho fatta?
Secondo voi ce l’ho fatta a dare di me la giusta immagine di mamma integralista, ipocritamente impegnata e falsamente moralista? Io che per risparmiare vado a fare acquisti all’Ikea…

Una cosa è certa; credo che d’ora in poi non inviterete i koala alle vostre feste di compleanno.
E mi dispiace, anche se può sembrare contraddittorio.
La prossima volta mi limiterò a dire “perdonaci, ma i bambini hanno importanti impegni improrogabili”.

Tanti auguri a tutti i festeggiati!

ps: chiedo venia per le innumerevoli ripetizioni delle parole: festa, compleanno, regalo.
La mia capacità di sintesi se n'è andata ad una festa... di laurea!!!

Questo post partecipa al blogstorming

venerdì 14 settembre 2012

Il venerdì del libro - Il giorno della civetta

Ho un paio di abitudini, quando sono a casa di mia madre.
La casa che fino a poco più di dieci anni fa era anche mia, ma che fatico a riconoscere per averci vissuto male negli ultimi anni di permanenza e forse anche per alcuni lavori di ristrutturazione che l’hanno in parte modificata.

Dunque, le mie abitudini...
La prima è di fiondarmi verso l’antina della cucina anni settanta, laminata in fòrmica color arancio bruciato, per aprire la scatola di latta dove mia madre custodisce le tavolette di cioccolato, bianco e nero, presuddivise in quadretti.

La seconda è far scorrere lo sguardo sulla libreria, saltando le mastodontiche enciclopedie rosse e blu, alla ricerca di qualche libro abbandonato da noi, esuli figli di Eva, che mi solletichi la voglia di rubarlo per portarlo a casa, mia.

Settimana scorsa è capitato a “Il giorno della civetta” di Sciascia.
Sapevo di averlo letto o di averne avuto a che fare durante le scuole, probabilmente medie.
Ma non riuscivo a ricordare di cosa parlasse.
Solo a lettura inoltrata, quasi sul finire, la mia mente intorpidita ha cominciato a ripetersi quei “ma certo, ora ricordo” andando a risvegliare quel senso di rabbia e sconfitta che già avevo provato anni addietro.
                                   
                  
“Il popolo … il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna…”

"E sai chi se la passa a passeggiare sulle corna? Primo, tienilo bene a mente: i preti; secondo: i politici, e tanto più dicono di essere col popolo, tanto più gli calcano i piedi sulle corna; terzo: quelli come me e come te…”

“Incredibile è anche l’Italia: e bisogna andare in Sicilia per constatare quanto è incredibile l’Italia.
Forse tutta l’Italia va diventando Sicilia… a me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale; gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno … La linea della palma… Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato… E sale come l’ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l’Italia, ed è già oltre Roma…”

Con piacere e sconforto ho ritrovato le pagine di questo importante libro… Per essere del 1961 mi sembra fin troppo attuale!

Con questo post partecipo (a mio modo, per la prima e forse ultima volta) a:
Il venerdì del libro


lunedì 10 settembre 2012

Settembre

Immagine tratta del web
Settimana scorsa ...  il tuffo
quel brivido fastidioso che serve
per riprendere confidenza con l'acqua fredda

poi qualche giorno di nuoto subacqueo
avvolta nell'atmosfera azzurra e tranquilla
per concentrarmi su quel che sarà

tra due giorni arriverà il momento
di tirare fuori la testa e cominciare a nuotare
bracciata, bracciata  ...  respiro
fino a trovare il ritmo giusto


per non scoprirmi a metà vasca senza fiato, già spompata, come a volte succede !

giovedì 30 agosto 2012

Che giornata, ragazzi !!!


Premessa … Le parole che non ti ho detto (wow che originalità!!!!)

Non sono riuscita a dirti ...
che quando sono emozionata non ricordo più date e nomi e particolari; piazzale Lotto! Era piazzale Lotto quello del parrucchiere. Capita anche quando non sono emozionata, ma in questo caso stendiamo un velo pietoso…
Che con i minuti contati mi è venuta l’ansia da prestazione e non mi veniva in mente niente di tutte le cose che ti raccontavo nelle nostre chiacchierate-immaginarie-pre-incontro.
Che ultimamente soffro di insonnia, e chi l’avrebbe detto dormigliona com’ero. E anche l’altra notte ho visto le tre sull’orologio, questo per giustificare un pò l’aria rincoglionita che mi portavo addosso.
Che i post più belli li scrivo, nei miei pensieri, sotto la doccia, o in fila al supermercato o prima di addormentarmi, …peccato che ne rimanga poco o nulla quando accendo il pc.
Che a volte scrivo e scrivo e poi mi chiedo che cavolo ho scritto, e cancello e chiudo!
Che il motivo per cui scrivo da “anonima” è che ero talmente tanto arrabbiata che volevo sputare cattiveria un po' a destra e a manca. Poi il blog ha assunto vita propria facendomi conoscere tante realtà diverse e ho cominciato a farmi qualche domanda in più su me stessa. Inoltre, a tot.anni suonati non ho ancora il coraggio o la voglia di dire “ma chi se ne frega di quello che di me pensa la gente, o mia madre, o mia sorella!”.
Mi concedo questa libertà dell’anonimato!
Che li ho letti i frollini, due volte! La prima volta li portai con noi ad Aosta, nel week-end che ci eravamo concessi per festeggiare i 10 anni di vita insieme. Papàbarba volle portare anche i koala e mi arrabbiai molto. Con quel umore nero cominciai a riconoscermi, nelle pagine che leggevo, e a ricordare tante situazioni che avevo vissuto, (passando per presuntuosa, eroica, millantatrice e incazzosa… come da indicazioni dell’autrice stessa) e con quei pensieri malinconici e vagabondi, alla fine ho messo a rischio la comprensione stessa della storia. Immaginati te!!!!
L’ho riletto recentemente, archiviando le mie paturnie mentali e sentimentali, e ritrovando il libro spiritoso e frizzante qual’è, con i suoi giochi di parole e le simpatiche battute.
Non aggiungo altro perchè fare la critica letteraria non è proprio il mio mestiere!
Non ti ho detto che ho letto il libro di Clara e volevo dirtelo che mi è piaciuto tanto.
Non ti ho detto che il gufino, se vuoi, lo puoi ricarirare con gocce d’essenza…ma credo che ci impiegherà anni a smaltire quelle che ha già addosso!
Non ti ho detto che non mi mi piacciono gli addii, anche intesi come saluti e arrivederci, ed è per questo che non ti lasciavo più andare e continuavo a baciarti. Perdono!
Perdono anche per le cose che non sapevo, che senz’altro hai accennato, ma mi sono persa con qualche post non letto.
Non sono riuscita a dirti che mi dispiace, e tanto,  tu sai di cosa. E per quel poco che vale la mia opinione, ora che mi sono soffermata nella vostra dolcezza e consapevolezza, reputo quell’ingiustizia ancora più ingiusta, ingiustificata e dolorosa. Ti ammiro per i tuoi pensieri. E perdonami per le frasi fatte, per le ovvietà e banalità che mi saranno uscite.
Una pausa pranzo è troppo breve per le mie ridotte capacità di esprime a voce ciò che sento realmente.
Non ti ho detto che amo il blog anche per la possibilità che mi offre di superare i miei limiti.

Il mio primo blog incontro… i fatti.

Non leggo mai l’oroscopo e se capita, dopo due secondi ho già dimenticato quando letto. Ma ieri mattina su FB mi è capitato sotto il naso quello di un “amico” che ha il mio stesso segno; in sintesi enunciava che un collega, un socio o un nemico mi sarebbe stato d’intralcio in un affare che stavo elaborando, ma la mia capacità creativa, avrebbe superato le difficoltà!
Bene, penso, il socio è già uscito, colleghi non ne ho nemici neanche, credo!!!!
Detto fatto comincio, con mooolta calma, visto che mi sono alzata presto, a prepararmi.
Mi apetta un’intensa giornata tra un blog incontro e acquisti Ikea.
Non devo dimenticare niente; fogli di appunti dove ho meticolosamente segnato l’indirizzo, il telefono, il percorso tra uscite, semafori, rotonde, sensi unici e poi la lista della spesa, i soldi, devo prelevare, la card, l’altra card, fare benzina, ricaricare il cellulare.
Ma, c’è tempo!!!
Non faccio in tempo ad uscire dalla doccia che suona il campanello… "ccche c’è?" Sbraito alla finestra aperta convinta che i koala (spediti giù in cortile sotto la custodia di nonna-babysitter) come al solito abbiano da comunicarmi l’importantissssima scoperta dell’ultimo minuto, tipo quanti sassi hanno messo nel cestino. Quando mi affaccio vedo al cancello una cara amica, venuta a farmi visita dopo le sue vacanze.
Un po’ meno cara, in questo particolare momento!
E’ a passeggio con i cani; prevedo che non si fermerà molto e le do udienza, tanto c’è tempo!
I koala giocano coi due cucciolotti, una parola tira l’altra, la saluto …. il tempo si è ristretto.
Comincio a correre… Mi vesto, decido per un filo di trucco e il mascara mi macchia l’occhio, figuriamoci se trovo la collanina uguale agli orecchini che stava qua fino a ieri, il benzinaio è in ferie e c’è il selfservice, oddio non mi ricordo come si fa, poi la banca.
Il tabacchi per la ricarica è chiuso! Caçço ... Devo andare … farò tardi!!!
Non ho neanche il tempo di mandare l’sms per dire che sto partendo, come avevo intenzione di fare… ogni minuto è prezioso, non ne posso perdere.
Mentre guido prego di non sbagliare strada, prego che la mia vecchia auto non si sciolga nell’asfalto bollente del mezzogiorno milanese. Io mi sto sciogliendo.
Tiro giù i finestrini ma arriva aria calda e rumore, tiro su, soffoco. Accellero… ma non troppo.
Voglio andare con calma, non voglio fare incidenti, se succede qualcosa non ho abbastanza credito sul cellulare per avvisare che sono morta, non voglio sbagliare strada, ma soprattutto non voglio e non posso arrivare in ritardo!
Questa volta, io -ritardataria cronica- non lo sopporterei!
Mi sono accorta di stare un po’ invecchiando da quanto sono diventata così “ansiosa” quando sono per strada … Se penso a quante ne ho combinate con la mia Visa cui dovevo aggiungere litri d’olio ogni 50 km, o alle ruote bucate che ho cambiato… sembrano passati secoli! E’ stato un pezzo della mia vita.

Comunque tutto fila liscio e arrivo puntuale, anzi con un’ora di anticipo virtuale, visto che l’orologio che porto è fermo all’ora solare. Non lo uso mai!
Il centralino mi indirizza direttamente all’ufficio, che mi abbia scambiato per una fattorina?
Su, giù, destra, sinistra, mi affaccio timorosa e la vedo, in tutto il suo splendore! Mi viene incontro e ci salutiamo. Come abbia capito che ero io non lo so… forse che mi aspettava?
Non le ho neanche chiesto che impressione le ho fatto! Se corrispondevo all’idea fisica che si era fatta di me, o se qualche 007 l’aveva rifornita di una mia eventuale foto.
Invece io l’immagine di lei ce l’avevo, ma ritrovarmela davanti così … così tridimensionale e così bella mi ha davvero emozionata!
E’ stato strano, piacevolmente imbarazzante!
Incontrare una sconosciuta di cui conosci tante cose e che sa di te forse più cose di quante ne sanno i tuoi amici, o forse solo diverse, o forse solo più vere…
Mi sentivo nostalgicamente frastornata da quell’ambiente di lavoro dove pullunano colleghi dall’aspetto simpatico che ti salutano. (ps: quello alto che mi hai presentato è proprio carino ;oP). Ricordavo i bei vecchi tempi in cui mi sentivo utile e produttiva.
E chissà perché nella memoria tutti i “tempi vecchi” diventano “bei”, anche se in realtà non erano poi così splendidi.

Di cosa abbiamo parlato?… come si dice; di tutto e di niente.
Ad un certo punto mi sono persa in quegli occhi azzurri al suono di quella suadente voce…. eh si, lo confermo: ha una bella voce (e anche i capelli erano a posto, al contrario dei miei!!!) E tra me e me pensavo che se avessi dovuto definire quella donna con una singola parola, avrei scelto il termine “deliziosa”.

Insomma che aggiungere… direi che è stata una giornata perfetta per chiudere il cerchio di queste mie non-vacanze, senza dimenticare il fatto che la valle del nulla di cui parla Sandra dista solo quindici minuti dal luogo di perdizione dove sono approdata poco dopo. Di come io abbia vagato in stato sorridente-confusionale per le successive tre orette l’ho già scritto nel commento al suo post.

Unica nota negativa della giornata: ma come caçço sono fatte le indicazioni stradali in Italia? (parlo dell’Italia perché non conosco altre realtà). Al ritorno sono riuscita a sbagliare la strada per ben tre volte, pur conoscendola.

Per fortuta la mia creatività ha riportato i miei stanchi piedi sulla retta via e finalmente a casa!

venerdì 24 agosto 2012

venerdì 17 agosto 2012

Giochi d'acqua a ferragosto

 - Villa Borromeo Visconti Litta - Lainate


No, non ho sbagliato a digitare, si scrive proprio così: LAinate.
E' pur vero che basta togliere la A per ritrovarsi a Linate, catapultati, con un gioco di parole, dalla parte opposta di quell'hinterland milanese che si estende a macchia d'olio.

Due luoghi diversi e relativamente distanti, che hanno in comune una cosa; il  potere di far viaggiare !

L'uno in senso geografico, l'altro in senso temporale e metafisico.

C'ero già stata una sera, con amici.
C'ero tornata con papàbarba, allora fidanzati, per riempire un pomeriggio domenicale.
Approfittando dell'apertura straordinaria, ho pensato di trascorrerci il ferragosto delle nostre non vacanze, per evitarmi la tristezza di poltrire pigramente tra le roventi pareti di casa.

L'unico dubbio ... chissà se è un luogo adatto ai bambini.

Sarà che sono passati tanti anni, sarà che sto invecchiando, sarà quel che sarà ...
il fatto è che ricordavo solo in minima parte lo splendore che mi avrebbe rapita, ancora una volta.
I koala sono stati bravissimi; composti, attenti e curiosi. E si sono divertiti un sacco.
Il rivivere la magia attraverso i loro sguardi, sgomenti e divertiti allo stesso tempo, ha reso questa gita fuori porta, organizzata in quattroequattr'otto, un'esperienza da ricordare negli anni.
E si ... il Ninfeo è un luogo adatto ai bambini, soprattutto in una calda giornata di pieno agosto.

Ora, vi avviso, non mi soffermerò sulla descrizione della moltitudine di figure mitologiche o araldiche presenti in ogni anfratto, ne sulla particolarità di ogni stanza. Sarebbe impossibile, oltre al fatto che sono incompetente in materia e incapace mnemonicamente.
E poi sono certa che vi negherei, in caso di una eventuale visita, la bellezza di scoprire tali meraviglie, passo dopo passo, sguardo dopo sguardo (salvata in corner!).

Non posterò nemmeno bellissime foto: la concomitanza di una non professionale macchinetta nelle mani di una Tri mamma negata, non permette altro che la presenza di foto bislacche, sfuocate e prevalentemente storte.
Accontentatevi, per favore, e se non vi sta bene o volete approfondire il tema, c'è da perdersi alla Villa Visconti Borromeo Litta. Certo vi solleverà il morale sapere che la visita al Ninfeo, è sempre accompagnata da guide molto più simpatiche e capaci di Tri mamma!

 



La corte; meridiana



Il passaggio in ombra che congiunge la Villa al Ninfeo;
era sconveniente che le dame prendessero il sole



La Villa; vista dai giardini



















Il Ninfeo; facciata  fronte Villa


La scacchiera indica che questo è luogo
destinato al gioco e divertimento

Il Ninfeo fronte giardini;
l'architettura austera doveva nascondere all'occhio indiscreto la reale natura della costruzione.
Le statue delle divinità poste sulle sei colonne sono state, nel tempo, vendute o rubate.








Nel centrale Atrio dei quattro venti,
 quattro statue rappresentanti le stagioni
 fanno compagnia a Mercurio e Venere

 
I mosaici, formati dalle piccole pietruzze del fiume Ticino,
 sono presenti ovunque a formare disegni e figure.








La sala di lettura dove  ...


... le dame utilizzavano la luce naturale che
entrava dalle finestre.




















 



E ancora ... scherzi d'acqua in agguato 


 

a volte basta sedersi su una panca !

 


E la bellezza continua nelle grotte ...


e satiri suonatori (si vede?)
   

tra donne al bagno ...
 























e nei giardini


La fontana di Galetea, in marmo di Carrara e  marmo di Candoglia.
Si racconta che fosse un regalo di nozze ...
(altro che anello di fidanzamento!!!)





La nostra guida ha descritto questa statua, dall'indice rotto,
come il richiamo al segreto da mantenere su quando accadesse all'interno del ninfeo .... probabilmente per non spaventare i numerosi bambini presenti !



In realtà è l'allegoria di Nostra Signora Morte
che con un cenno al silenzio eterno
chiude il Grande Libro della Vita.







E molto, molto, molto altro ci sarebbe da aggiungere ... peccato che io debba sempre sudare sette camicie per caricare quattro foto !

Vorrei infine fare un accenno al bicchiere d'acqua freschissima offertoci a fine visita ed alle pratiche e pulite toilettes, senza dimenticare il prezzo accessibilissimo, anche per una famigliola come la nostra.
Tutte cose di non poco conto e, troppo spesso, non riscontrabili altrove.
A mio modesto parere!

Au revoir.

ps: 1 e 2 settembre 2012 "Rievocazione storica in costume d'epoca" ... chissà se riusciremo ad andarci !!!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...